Ed eccomi qui, nuovamente bloccata sul palcoscenico della mia vita, mesi di attenzioni, di lezioni, di esperienze, di allenamenti e di gare. Tutto questo sempre con la massima attenzione, perché il virus non perdona, non guarda in faccia nessuno ed ogni volta che dovevo prendere una decisione ci ho pensato più volte.
La mia paura più grande era quella di ammalarmi, data anche la mia situazione di salute già delicata. Avevo paura di rimanere isolata e allo stesso tempo di poter contagiare le persone che mi sono state accanto.
Eppure mi son fatta coraggio e ho raggiunto i miei obiettivi. Ho cercato di non compromettere la consegna della mia Onorificenza e poi la gara, tanta la fatica nella preparazione, ma ho superato anche questa grazie al coraggio nell’affrontare la vita.
Oggi però mi ritrovo qui sul palcoscenico a guardare il mio futuro e in un attimo scopro di essere positiva alla nuova variante del covid-19. Il primo pensiero è rivolto a tutti quelli che sono stati a stretto contatto con me nei giorni passati.
Stare su questo palco, guardare la platea vuota, mi fa pensare quanto sia importante amare e proteggere chi ci è vicino, così che nessuno debba restare da solo. Proprio chi mi è stato vicino mi ha fatto capire che devo essere fiduciosa, perché la mia tristezza avrebbe potuto procurare preoccupazione in loro, ma soprattutto perché affrontare ogni situazione difficoltosa con un atteggiamento positivo porta sicuramente ad un esito altrettanto positivo.
Guardando questa platea vuota, so che da lassù mi viene donata la forza di ricominciare. È un momento di riflessione per scrivere un nuovo spettacolo per tutti. Proprio perché dalle cadute ci si rialza con nuove cicatrici, che ci rendono più determinati e più forti.
Perché il sipario non è chiuso e lo spettacolo deve ancora iniziare!
Ognuno di noi è protagonista del proprio spettacolo e come in ogni storia qualcosa non sempre funziona. Cosi il covid, nuovamente mi ha bloccata, ma non fermata. Tutti dobbiamo conservare il coraggio perché il sipario, nonostante le brutte esperienze, non venga mai chiuso.
Nei momenti di maggiore sconforto mi rendo conto di quanto la semplicità, l’empatia, la condivisione e la disponibilità di tanti amici mi rendono forte nel superare queste lunghe giornate psicologicamente pesanti.
E poi ci sono quelle persone che assorbono tutta la luce del mondo e la trasformano in sorrisi e gentilezza. Sono uno spettacolo da non perdere.
Un abbraccio
Grazia