Siamo abituati a vedere una Grazia sempre al top, quella che corre, che si allena, che si mette in gioco, che trasforma ogni ostacolo in possibilità, ogni inciampo in energia positiva. Quella Grazia che, spesso, molti descrivono come “instancabile”, “invincibile”, “ispirazione per tutti”.
Ecco, oggi vorrei raccontarvi qualcosa di diverso.
Vorrei farvi vedere una parte più fragile, più vera, più umana.
Una Grazia che, per un attimo, ha avuto paura.
Casamassima. Campionato di Serie A2 Paralimpica.
L’incontro tanto atteso. L’adrenalina che sale. Il cuore che batte forte, come ogni volta.
Ma stavolta… qualcosa non andava.
Per la prima volta dopo 27 anni di sport, ho sentito dentro un blocco.
Un crollo emotivo.
Un nodo allo stomaco che non voleva sciogliersi.
Il mio sport, il tennis tavolo, che è concentrazione, lucidità, reattività in una frazione di secondo… domenica mi sembrava un labirinto senza uscita.
I punti persi. I set combattuti. I recuperi tentati.
Ma qualcosa dentro di me si era fermato.
La mia testa non era in campo con me.
Mi agitava il pensiero di non riuscire a colpire la pallina, di non avere la giusta estensione del braccio.
E la paura, quella che non si vede ma che pesa più di tutto, è salita in silenzio.
Mi sono sentita osservata, attesa, quasi come se fossi “quella che non può sbagliare”, quella che “deve vincere per forza”.
Ma sapete una cosa? Anche noi, quelli che sembrano forti sempre, cadiamo.
E ve lo dico col cuore in mano: va bene così.
Le difficoltà fanno parte del cammino.
Ci insegnano ad ascoltarci, a non darci per scontati, a fermarci se serve.
Non è facile ammetterlo. Ma è giusto farlo.
Perché chi mi segue, chi mi vuole bene, chi crede in me, ha il diritto di conoscere anche questa parte.
Non esiste solo la vittoria. Esiste il percorso. Esiste il coraggio di esserci anche quando non si è al meglio.
La mente è potente, ma anche fragile.
E proprio da questa fragilità si rinasce.
Alla prossima sfida sarò lì.
Con la testa, con il cuore, con la forza che mi avete sempre aiutata a trovare.
Preparatevi, perché la prossima sarà una sfida vera, alta. E ci sarò.
Grazie per continuare a credere in me, anche quando io vacillo.
Perché è anche grazie a voi, che so di poter sempre ripartire.
Un abbraccio
Grazia