Sorpresa di Pasqua allo stadio

Questa Pasqua ho deciso di regalarla con il cuore. Un gesto semplice, ma pieno di significato. Un piccolo sogno che si realizza: portare la Lingua dei Segni nel cuore pulsante della nostra terra… lo stadio.

Sì, avete capito bene. Con i miei ragazzi, giovani straordinari che mi accompagnano in questo viaggio di promozione e sensibilizzazione alla LIS, abbiamo voluto donare un momento speciale all’U.S. Lecce.

Un regalo che parla di inclusione, appartenenza e amore per la nostra squadra. Abbiamo “cantato” l’inno del Lecce in LIS.

Lo abbiamo fatto con le mani, con il cuore, con la voce silenziosa di chi vuole che nessuno resti indietro.

Lo abbiamo fatto davanti allo stadio, tra emozione e orgoglio, con la forza di chi crede che la diversità sia un valore e che la lingua dei segni sia un ponte, non un limite.

Sentire l’energia di un gesto che unisce e coinvolge… è stato il regalo più bello. E sapere che l’U.S. Lecce ha apprezzato e accolto con calore questa sorpresa, mi riempie di gratitudine.

La LIS non è solo una lingua. È una possibilità. È far sentire la voce di chi non parla. È far vibrare la musica anche a chi non la sente. È condividere le emozioni oltre le parole.

Grazie a tutti i ragazzi che hanno creduto con me in questo momento speciale. Grazie a chi ci ha sostenuto, a chi ha sorriso guardandoci, a chi continuerà a credere nel valore dell’inclusione.

E ora… godetevi il video.

È un pezzetto del nostro cuore, regalato alla nostra città.

Un abbraccio
Grazia

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