La vera integrazione

Il 22 Novembre si è svolto un incontro presso l’Istituto De Viti De Marco a Casarano (LE). Un’ iniziativa davvero integrativa, ricca di scambi di curiosità ed esperienze. Tanti i temi affrontati ed emozionanti confronti sportivi, culturali, emozionali e inclusivi.

Questo è stato un progetto integrativo a trecentosessanta gradi, organizzato magistralmente dall’assessore Pari insieme ad un caro amico, Roberto Molentino, e con la straordinaria collaborazione del Comune di Ruffano. Il programma ha portato alla luce le tante difficoltà quotidiane, spiegando in parte come risolvere alcune di queste problematiche. È nato così il progetto TRAGUARDI FESTIVAL.


Sono stata accolta con immensa soddisfazione ed emozione dalla dirigente Rosaria De Marini. Nei giorni precedenti aveva parlato con tutto il corpo docente, rendendoli partecipi e instaurando in loro tanta curiosità sul mio intervento.


Per me è importantissimo raccontare una giornata così, perchè ci permette di riflettere anche attraverso le immagini e non solo attraverso le parole. Abbiamo modo di riflettere su quello che rappresenta la disabilità, abbiamo modo di celebrarla, come abbiamo fatto qualche giorno fa, durante la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità (3 Dicembre).

Ho scelto appositamente però di non far uscire questo articolo in quel giorno, perché ritengo sia fondamentale ricordare questo tema così importante ogni giorno dell’anno. Desidero trasmettere un messaggio che riguarda, o meglio dovrebbe riguardare un po’ tutti.


In quest’incontro ho avuto la sensazione di guardarmi dall’esterno, attraverso una finestra. E mi sono ritrovata a sorridere, per la prima volta consapevole ed orgogliosa di quante cose ho realizzato nella mia vita e di quante persone meravigliose ho incontrato legate al mio mantra “Fare un po’ di tutto intensamente, credendoci


La dirigente Rosaria de Marini e il caro amico Roberto Molendino hanno sottolineato il mio raggiungimento di sogni e traguardi, a volte inconsapevolmente. Perchè spesso siamo presi dalla frenesia della vita e non ci dedichiamo abbastanza allo sviluppo del nostro IO più intimo.

Concettualmente siamo tutti diversi. Ed io mi sento di definirmi “diversabilmente realizzzante”.

Ho incontrato la professoressa Donatella Annesi, assistente scolastica conosciuta durante uno dei miei corsi LIS, poi Luca, un ragazzo speciale che conosco da tempo perché la sua famiglia con il fratellino Francesco combattono una battaglia quotidiana. E ancora ho incontrato due ragazzi campioni di ciclismo e è stato emozionante confrontarsi, rispondere alle domande di tanti altri studenti. Poi il professore Solda Pasquale in veste diversa, di solito ci incontriamo nei campionati di tennis tavolo.

Vi lascio un’ultima riflessione su questo evento speciale:

“I traguardi non sono mai la fine di un percorso ma l’ inizio di nuovi stimoli per percorrere nuove strade di vita.”

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